
…e vagando per le vie mi soffermo
il freddo a gelare cuori, fermare,
tutto appariva tronco nello schermo
come lontana danza a separare.
Ho riempito silenzi con rauca voce
come a voler nascondere la realtà
portata lontana immersa alla foce
d’un fiato celato alla serenità…
… e nel vento accostato ad una brezza
bisbigli afoni ancoravano profondi
tra gli sguardi di cocente tristezza
prima che il tutto nell’oblio affondi.
Frammenti di vita a girovagare
sulla strada. che non vuole scomparire
sono determinati a non mollare
questo mondo malato al suo finire…
…e continuo a vagare coi pensieri
alla ricerca d’un’alba felice
a riempire i silenzi nei bicchieri
col degusto della gioia genitrice.
***
Giovanni Monopoli
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A mia madre
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Immagine web
Stupendi versi sofferti malinconici. Bellissima dedica a tua madre. Complimenti bravissimo Giovanni
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