A volte i figli…

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Molti anni fa avevo come vicina di casa una famiglia molto numerosa. Papà, mamma e 6 figli. Erano tutti molto carini e educati. Il padre lavorava tantissimo, a volte anche tutta la domenica per portare a casa un po più di soldi. Sembrava non sentire la fatica di tirare avanti una famiglia così grande. La mamma faceva piccoli lavoretti da cui ricavava ben poco ma ne era contenta. I bambini erano sempre ben puliti, ordinati e tanto amati. Riuscirono a farli studiare per potergli dare un futuro agevole. Passarono gli anni e i ragazzi, ormai adulti,  trovarono la loro strada sempre aiutati dai genitori pieni di buona volontà. Sapevano bene quanto stento avevano accettato babbo e mamma perchè non gli mancasse niente. Nel passare degli anni la madre morì lasciando suo marito solo. Lui ora campava della sua pensione piuttosto magra e dopo una vita di sforzi la salute l’aveva abbandonato. Aveva bisogno di cure ma i soldi non bastavano. Vergognandosi provò a chiedere ai figli un aiuto. In quel momento arrivò la delusione più grande: tutti, con varie e ipotetiche scuse, gli dissero che non potevano aiutarlo. Il suo dolore fu tremendo. Si domandava: ” Come, nessuno dei miei ragazzi si interessa di me? In sei non riescono a darmi qualcosa? “. Fummo noi vicini a farci carico di quell’uomo tanto buono. Ogni condomino in base alle sue possibilità lo aiutò ma lui, ormai, aveva perso la voglia di vivere e si lasciò morire senza combattere più di tanto la malattia. Lasciò scritto che: al suo funerale non voleva  partecipassero i figli ma solo i suoi vicini di casa. Così fu. Tanti i fiori di chi gli aveva voluto bene.

Un detto dice: Un padre campa cento figli e cento figli non campano un padre.

@ Orofiorentino50

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