“Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi ”. All’inizio quelle tue piccole grandi vanità, quel desiderio di essere sempre apprezzato le consideravo quasi un pregio. Ma si sa l’Amore tutto perdona, dimentica e mi sentivo felice. Il tempo poi svela tante cose, inizialmente non ci fai caso o fai finta di non vedere. Quando accadde che la malattia mi ha ghermito e non ero più bella, paziente, sempre serena come volevi tu. Si è così palesato: il tuo vero io… la più grande delusione della mia vita nel momento in cui avevo più bisogno di te. Pensavo di avere accanto
un’uomo capace di sostenermi, di darmi un bacio al momento giusto, di farmi sentire la sua forza che sarebbe diventata la mia ancora di salvezza. Invece mi sono trovata vicino un egoista, inconcludente nelle attenzioni anzi capace solo di trovare scuse, impegni inderogabili pur di uscire. Ero un peso, null’altro.
Non avevo la forza di affrontare due problemi così grossi. Ho deciso che potevo benissimo fare a meno di te: non eri quello che credevo tu fossi e ti ho lasciato.
Mi sono occupata solo di rimettermi in salute. Sono tornata quella di prima, anzi meglio ma con un’esperienza in più… mai fermarsi a ciò che appare ma andare subito al nocciolo di un carattere. Mi manchi? No, mi manca quello che avresti dovuto essere.
@ Orofiorentino
Incipit: “Non mi manca quello che mostravi di essere, mi manca quello che pensavo tu fossi ” di Alda Merini
Un’amara verità che finalmente è uscita e si ricomnicia a vivere. Splendido racconto ispirato sulla citazione di Alda Merini. COmplimenti bravissima
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Una grande delusione, ma meglio perderlo un uomo così. Bellissimo racconto ispirato dalla citazione di Alda Merini. Bravissima, complimenti ❤
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