Quali sono le origini e la storia della gondola?
L´etimologia del suo nome è incerta, forse da un incrocio tra il verbo dondolare e il Greco medioevale kondura, barca a coda corta (le gondole antiche in effetti avevano la poppa assai meno slanciata delle attuali), o forse dal latino cunula, culla. La gondola è composta da 280 diversi pezzi, fabbricati con varie essenze di legname, 8 per la precisione.
La sua costruzione richiede solitamente più di un anno.
Lunga all’incirca 11 metri e di forma asimmetrica, con il lato sinistro più largo del destro, è caratterizzata da un lungo remo, manovrato appoggiandolo ad una sorta di scalmo libero denominato fórcola, che si inserisce nel suo apposito alloggiamento e viene sfilato dopo l’uso.
L’asimmetria serve a semplificare la conduzione a un solo remo. Il ferro di poppa, molto più piccolo di quello di prua e con funzioni principalmente di protezione dagli urti, è detto rìsso. Malgrado la considerevole lunghezza, la gondola è estremamente maneggevole, grazie al fondo piatto e alla ridotta porzione di scafo immersa, e può essere manovrata anche in spazi angusti.
Il tipico pettine o ferro di prua (in veneziano fero da próva o dolfin) ha lo scopo di proteggere la prua da eventuali collisioni oltre ad essere un abbellimento.
La sua forma ha tradizionalmente il significato di rappresentare i sei sestieri di Venezia (i sei denti rivolti in avanti), la Giudecca (il dente rivolto all’indietro) e il cappello del Doge. L’archetto sopra il dente più alto del pettine rappresenta il Ponte di Rialto, mentre la ‘S’ che parte dal punto più alto per arrivare al punto più basso del ferro rappresenta il Canal Grande.
Il primo documento che cita la gondola è un privilegio dogale a favore dei Loredani del doge Vitale Falier del 1094: ‘Gondulam vero nullam nobis nisi libera voluntate vestra factura estis’.
Nel 1580 si potevano contare circa 10.000 gondole, oggi in laguna ce ne sono circa 500.
Le famiglie nobili possedevano una o più gondole con cui si facevano trasportare per affari o diporto. I cosiddetti freschi, occasioni di incontro e mondanità, erano vere e proprie passeggiate in barca che si svolgevano per la città.
Il tradizionale colore nero dell’imbarcazione è dovuto all’origine per l’uso consueto della pece come impermeabilizzante dello scafo (come tutte le imbarcazioni veneziane e lagunari) e in seguito esteso a tutta la barca come conseguenza dei decreti del Senato veneziano e dei Provveditori alle Pompe (dal 1609) volti a limitare l’eccessivo sfarzo nella decorazione delle gondole, anticamente coperte di stoffe preziose e dorature.
Orofiorentino
foto web
La “gondola” un’imbarcazione piccola caratteirstica della laguna di Venezia. Notizie interessantissime ottima dissertazione. Bellissimo video: Complimenti bravissima
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Bellissima descrizione della fabricazione di una gondola. Notizieinteressati e bello il video. Bravissima, complimenti ❤
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