Devo sentire il suono delle tue parole. Ancora una volta prima di mettere giù la cornetta.
Corrono via, lungo le ore del giorno, mentre tu insisti sui ricordi, poi ridi.
Una risata profonda, ed io mi immagino i tuoi sorrisi che scompaiono lungo la linea telefonica.
Il suono delle tue parole.
Eppure il tempo, quel grande tiranno, non si concede. Solo il suono della tua voce e dei miei silenzi. Impercettibili assensi sulle tue parole. A volte penso che il vento le trasporti e le dissolva come foglie autunnali, le tue parole.
Parole come semi di piante, piccole conversazioni che vanno e vengono, che si tuffano nelle pause. Un punto qua, uno là. Un comporre minuto di istanti, lungo una storia che cresce, che si dipana durante il giorno. Eppure il tempo è un mappamondo gommoso che si comprime e si dilata. Il sorriso di ieri si trasforma nel silenzio di oggi. Quei silenzi sono mute conversazioni dense di significati.
Devo sentire il suono della tua voce.
Degli spazi del giorno, delle ore confuse tra gli impegni, della tua corsa lungo la vita.
fotografia dell’autore
Una dedica meravigliosa semplicemente straordianria. Complimenti Rinaldo. Bello anche lo scatto del telefono appropriato
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splendida complimenti Rinaldo 🙂
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Scrivi divinamente bene, leggerti è un vero piacere. Stupenda questa dedica. Complimenti ❤
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