Ecco carissimi amici , una nuova serata da ricordare. Di quelle che lasciano il segno. Ho conosciuto , qualche anno fa , mi pare fosse il 2016 , una cara amica , che ama senza riserve il teatro , e che so per certo che anche qualcuno di voi conosce : Barbara Bricca ( http://www.tuttoilmondoateatro.wordpress.com). Per lei il teatro è vita, e avendo assistito ad alcune sue performance, posso garantirvi la sua bravura. Collabora con lei, nei testi che rappresenta a teatro, per quanto riguarda la parte poetica, un poeta vero che mi onora della sua amicizia, Marco Corsi . Ho avuto l’occasione di poter assistere al recital ” La lunga notte di Frida e Diego ”, che immagino voi sappiate chi erano : Frida Khalo e Diego Rivera. Un amore passionale il loro, tormentato ma profondo e vero. Il testo, molto coinvolgente, intimo, bellissimo e’ stato scritto da Marco che voglio ringraziare ancora per l’emozione vivissima che ho vissuto, ascoltando le sue parole recitate con estrema bravura da Barbara e Gabriele Planamente, altro attore molto versatile. Tutto questo per dirvi della bravura di questo poeta, che nella serata di cui parlavo all’inizio, ha presentato, nella location fantastica della Biblioteca Angelica di Roma, la sua nuova silloge di poesia ” Voci senza voce ”.
Anche qui si è trattato di vivere nuove emozioni, vibranti momenti. Presentava il libro assieme a Marco lo scrittore e poeta, Amedeo Di Sora che assieme a Barbara ha poi letto alcune poesie. La chitarrista Francesca Rhuman Turchetti ha abbellito la serata regalandoci con la sua chitarra dolci note ad accompagno di poesie intime, molto profonde. Marco sa toccare il cuore. Parole le sue magistralmente costruite , tra sussurri d’amore , levità e abbandono al sentimento anche spirituale. Un libro dove la lettura diventa momento interiore d’ascolto, emozione dell’ anima.
Un luogo di grande cultura questa biblioteca, dove artisti , poeti e scrittori hanno fatto sentire spesso la loro voce ( Ungaretti, Quasimodo, Umberto Eco, Pier Paolo Pasolini tanto per citarne alcuni.) Vi lascio qui qualche notizia sulla Biblioteca e per chiudere una poesia di Marco dedicata alla madre. Meravigliosa. In ultimo ho postato alcune foto della serata. Grazie a tutti. La vostra Isabella
Aperta nel 1604, l’Angelica è considerata nel contesto europeo assieme alla biblioteca Ambrosiana di Milano e alla Biblioteca Bodleiana di Oxford come uno dei primi e più chiari esempi di biblioteca “pubblica”, ovvero di un’istituzione creata con il chiaro intento di fornire accesso ai libri ad una comunità di lettori quanto più ampia possibile. La biblioteca Angelica venne fondata grazie al lascito del vescovo marchigiano Angelo Rocca (1546-1620), da cui prese il nome. Questi, agostiniano, affidò la propria ricca raccolta libraria ai frati del suo ordine presenti a Roma, dotandola di proprie rendite e prescrivendone l’apertura a tutti, senza limite di sorta. In linea con questa visione del ruolo “divulgativo” della biblioteca, nel 1608 Rocca pubblicò un breve testo intitolato Bibliotheca Angelica il cui scopo era di fornire all’utente una prima introduzione al materiale contenuto nell’Angelica Dopo la morte di Rocca, il patrimonio della biblioteca iniziò molto presto ad accrescersi grazie a nuove donazioni: nel 1661 Lucas Holste, custode della Biblioteca Apostolica Vaticana, lasciò agli agostiniani dell’Angelica la sua ampia collezione di libri a stampa; nel 1762, grazie alle rendite di cui si parlava, fu acquistata la biblioteca del cardinale Domenico Passionei, morto l’anno precedente. Questa acquisizione in pratica raddoppiò il patrimonio della biblioteca, e ne determinò in larga parte l’orientamento scientifico: il cardinale Passionei, infatti, era stato legato pontificio in vari paesi dell’Europa protestante, e vi aveva acquistato un larghissimo numero di testi religiosi e polemici; egli era legato, tra l’altro, all’ambiente del giansenismo romano. È a questo ampliamento della collezione che risale l’attuale sistemazione del salone monumentale dell’Angelica, dovuta alle sopravvenute esigenze di spazio: sistemazione dovuta all’architetto Luigi Vanvitelli e ultimata nel 1765. Nel 1873, come previsto dalla legge, emanata sei anni prima, di eversione dell’asse ecclesiastico, la biblioteca fu acquisita dal neonato Stato italiano. L’arricchimento del patrimonio librario continuò anche in questo periodo: nel 1919 vi fu incorporata un’importante collezione di opere edite da Giambattista Bodoni, e alla fine del secolo vi pervenne la curiosa raccolta di 954 libretti d’opera ottocenteschi appartenuta a Nicola Santangelo, già ministro degli Interni del Regno delle due Sicilie e appassionato melomane. Dal 1940 l’Angelica è sede dell’Accademia letteraria dell’Arcadia, di cui conserva, tra l’altro, il patrimonio librario (circa 4000 pezzi).
Dal 1975 dipende dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Nello stesso anno fu acquisita la collezione libraria del critico letterario Arnaldo Bocelli.
notizie da wikipedia
A una madre
Era ancora calda quella pietra,
tu seduta
a ingentilire il verde della siepe…
accarezzavi quel silenzio come un cane
e come un osso gli gettavi il tuo sospiro…
voglio ricordarti così
con la tua solitudine e bellezza
sorriso ironico e di luce
che solo un morbo vigliacco
e senza nome ha spento via…
ma non il tuo profumo
e il tuo bel viso
che resta vanto smisurato
di un figlio disperato
Marco Corsi
Barbara Bricca mentre legge le poesie di Marco
La Biblioteca Angelica, salone del Vanvitelli
Amedeo Di Sora e Marco Corsi ( con la gamba accavallata )
La musicista Francesca Rhuman Turchetti
Un momento indimenticabile bellissimo. Presentazione stupenda straordinaria la poesia di Marco Corsi. Interessanti le notizie sulla biblioteca. Complimenti brava
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Non potevo non coinvolgervi in questo straordinario momento di bellezza. Grazie cara Jane. Bisous
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magnifico che bel posto per la recita e le poesie…sei naufragata nella cultura…bravissima
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Hai proprio ragione cara Marina. Per casi fortuiti ultimamente mi sono trovata ad assaporare cultura offerta gratuitamente per il solo piacere del bello. Meglio di così… Bacioni. Isabella
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Bè forse più che ”assaporare ” diciamo a viverla da vicino…
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Che momenti! Grazie per questo post🙏
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Che bel momento Isabella.
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Momento che sicuramente non va dimenticato…
Ros
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