Scendono leggeri, eterei, impalpabili, soffici come piume. Quasi un ricordo. Sono loro, i fiocchi di neve. Il freddo li accompagna mentre la notte imbianca i tetti. La città si trasforma sotto il manto di neve. Albini si trasformano i rumori, attutiti dallo sfarinare delle ore.
C’è una atmosfera natalizia, preludio di giornate trascorse in famiglia. C’è la voglia di camminare in una solitudine riflessiva, misurando i passi come i pensieri. Ci sono le luci dai balconi che bucano l’oscurità, che lampeggiano tra pieni e vuoti, ghirlande di addobbi festivi. Anche una finestra illuminata induce una sensazione di intimità, di calore. E la notte continua a scorrere in una girandola di pensieri, di sogni masticati a metà, di un ritorno all’infanzia a tirare palle di neve. E poi, il pupazzo bianco con tanto di cuffia e la pipa il bocca si fa strada tra i ricordi, con il maglione rosso e la sciarpa di lana.
Mentre il tempo macina il ricordo nel dubbio dei giorni, la slitta di Babbo Natale inizia il suo percorso verso nuove latitudini.
immagine del web
Splendida atmosfera creata dai tuoi neravigliosi versi. Bravissimo Rinaldo Complimenti
"Mi piace"Piace a 1 persona
Concordo con Jalesh una bellissima atmosfera natalizia, complimenti Rinaldo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Si sente proprio il Natale nel tuo pensiero…Torino stamattina si è svegliata tutta bianca, li so…. Complimenti Rinaldo, un abbraccio 🙂
"Mi piace""Mi piace"
Magica e quasi impalpabile la tua descrizione della neve…
Ros
"Mi piace""Mi piace"