Quel giorno Zeus non riusciva a concentrarsi, ogni Dio dell’Olimpo come al solito veniva a lamentarsi. Afrodite fa la civetta e non è seria, Estia borbotta sempre perché le famiglie non sono unite, Febo e Artemide litigano di continuo. Un via vai continuo e poi dover contare i fulmini che ordinava ad Efesto, infine la moglie Era che gli rinfacciava tutti i tradimenti. Andò nella sua alcova privata, sfinito cercò di aprirsi la testa e in pochi attimi ne uscì una bellissima donna con corazza e cimiero. Lo apostrofò così”Era ora, dentro la tua testa si stava scomodi, troppi pensieri”. Zeus ci rimase secco e le chiese “ma chi sei?”, la fanciulla gli rispose “Sono l’unica figlia solo tua, mi chiamo Atena” Accorse Era pronta a discutere, Zeus le spiegò tutto accennandole che sarebbe stata una guerriera e che i suoi poteri equivalevano ai suoi. Le regalò la città di Atene, dove fu venerata avendo lei donato l’ulivo. Accompagnata dalla civetta simbolo di sapienza, fu in parte terrore delle altre divinità.
oddonemarina – immagine web – mitologia della Grecia antica
Bel racconto in tema…
Ros
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mille grazie, Ros
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Bello il racconto, Marina
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mille grazie titti
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🙏
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Un bel miscuglio di mitologia molto ben articolato in tema perfetto, Complimenti bravissima
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Ti ringrazio cara Jalesh ❤
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Brava Marina…mitologia e fantasia una bella accoppiata.Molto bello il tuo mini racconto in tema. Complimenti ❤
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Grazie infinite cara Tina ❤
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Bravissima, mi è davvero molto piaciuto mia cara, anche spiritoso, complimenti di tutto cuore 🙂
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ma grazie tanto, Oro 🙂
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