Le porte di Parigi in fiamme, il caldo del 14 Luglio era pesante, ma i rivoltosi erano feroci, dovevano aprire le porte della Bastiglia. Anche se dentro ormai c’erano pochi prigionieri, uno di loro urlava più degli altri, voleva uscire e unirsi alla lotta. Il suo nome era Maurice Grassè, imprigionato dieci anni prima per aver rubato nei magazzini reali, due galline per i figli affamati. Finalmente quella porta era aperta, corse come un forsennato verso la sua misera casa …. vuota come un guscio di noce. Il suo vicino un anziano ciabattino, riconoscendolo lo avvisa che la sua famiglia (moglie e tre figli) era morta qualche anno fa di fame. Allora l’odio e la disperazione lo riportano nella mischia, uccidendo coloro che avevano una divisa o ricchi vestiti. Diventerà uno dei tanti capi della rivolta, ma la disperazione di quella perdita, non sazierà l’odio che ha nutrito nella Bastiglia.
oddonemarina – immagine web – Rivoluzione Francese 1789-1799
Bellissimo scritto con tutta la rabbia di Maurice in corpo e forse anche la tua …..complimenti uno stupendo mini racconto. Un abbraccio bisous ❤
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Bellissimo racconto tanto drammatico….un dolore così grande il povero Maurice difficilmente potrà placare… Bravissima, complimenti ❤
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Un bellissimo mini racconto in tema: non c’è che dire, Marina…
Ros
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