Nascono a Casale Monferrato quasi per caso alla fine dell’800 dal pasticcere Domenico Rossi. Ebbero grande successo con conseguente imitazione; per questo motivo Rossi cercò di tutelare la sua invenzione tramite stampa. Alla fine nel 1890 il Sindaco con un documento sanciva l’autenticità e l’unicità dei Krumiri Rossi. Da oltre cento anni dalla loro nascita non si conosce il motivo del nome. Si pensa che derivi da un liquore che li accompagnava. La ricetta originale è rigorosamente ancora segreta, ma ci sono le versioni.
Dosi per 50 biscotti:
- Farina 0 350 g.
- Zucchero a velo 100g
- uova tre tuorli
- sale q.b.
- burro 200 g.
- vaniglia una bacca
- Preriscaldare il forno a 200°. Setacciare la farina in una terrina, unite lo zucchero a velo, la polpa della bacca di vaniglia e un pizzico sale. Mescolare tutto con una frusta. Fate sciogliere il burro in un pentolino, unitelo insieme ai tuorli al composto, impastare con le mani, deve essere liscio e compatto. Fare una palla copritela con la pellicola e lasciate riposare per mezz’ora a temperatura ambiente. Poi riempite una saca à poche di tela, mettendo poco impasto alla volta, ammorbidendolo con le mani. Su una leccarda con carta da forno formate dei biscotti a mezzaluna di circa 7/8 cm. Infornate a 200° per 16 minuti fino alla loro doratura. Quindi lasciateli raffreddare.
Buoni con il te e cioccolata calda.
Lontani
nel tempo inventati ed
imitati ma la
ricetta ancora
nascosta
oddonemarina – immagine web
Giallo Zafferano
Splendida iniziativa estiva gastronomica dolciaria abbinata ad un bellissimo Petit Onze. Complimenti Notte bisous
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grazie cara notte e bisous
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Ma quanto sono buoni, mi piacciono e li compro sempre. Interessanti le notizie , la ricetta e bello il Petit Onze. Bel posto per l’iniziativa estiva. Complimenti
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Grazie infinite cara
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Buonissimi, ottimi. Bravissima cara
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Grazie cara ❤
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