A Roccanova la viticoltura e la vinificazione hanno origini lontane: recenti operazioni di scavo hanno rinvenuto tombe indigene risalenti al IV- V secolo a.C., ricche di contenitori che servivano per il consumo e la conservazione del vino. Alcuni di questi reperti sono stati esposti presso il Museo Nazionale della Siritide di Policoro.
Plinio il Vecchio scrisse nella sua Naturalis Historia, che nelle vicinanze di Grumentum si producevano degli ottimi vini detti “Lagarini”. Si può ipotizzare che questi vini fossero prodotti a Roccanova, poiché in questo territorio alcuni studiosi hanno localizzato la città di Lagaria, fondata da Epeo, famosa anche per i pregiati vini citati da Plinio [7].
Il Grottino di Roccanova ha ottenuto il marchio Indicazione Geografica Tipica nel 2000 e il marchio Denominazione di origine controllata nel 2009. Al Grottino di Roccanova sono dedicate alcune tesi di laurea discusse presso l’Università degli Studi della Basilicata, l’Università degli Studi della Tuscia e l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”.
E Allora stasera brindiamo…
orofiorentino
Bellissima dissertazione su questo vino di Roccanova
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Molto bello e interessante il post su questo vino antico e buonissimo. Complimenti
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Argomentazione esaustiva sull’iniziativa estiva: un vino antico e quanto mai buono…
Ros
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cin cin cara come sempre fonte di notizie su vini che penso siano spettacolari al gusto… complimenti
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