Flavia Giulia Elena nacque a Drepane (Drepanum) in Bitinia, intorno alla metà del III secolo in Bitinia, provincia romana, situata nella parte nord-occidentale dell’Asia Minore non era nobile e neppure ricca, ma doveva esser molto molto bella. Dall’unione di Elena e Costanzo Cloro nacque Costantino. Ma ben presto Costanzo Cloro venne nominato Cesare da Diocleziano, che lo obbligò a ripudiare Elena, essendo d’origine plebea. Elena perse tutto famiglia marito e figlio ma si ritirò umilmente senza ribellarsi fin quando il figlio Costantino accalmato Augusto, fu richiamata a corte ed Elena ebbe il titolo di Augusta. Non si sa bene quando madre e figlio si convertirono al Cristianesimo. Potendo attingere al tesoro imperiale fece del bene dedicandosi ai più poveri e visse im modo molto modesto avvicinandosi sempre più alla ricerca, attraverso le Sacre Scritture, di come era nato il Cristianesimo e la figura del Cristo. In tarda età partì verso la Terra Santa e ripercorse così i luoghi della vita del Signore, individuandoli con scavi, ricerche e definendoli con edifici. Inizia così a proteggere i reperti e procede alla costruzione di basiliche nei punti fondamentali della vita di Cristo. Ma cosa centra tutto questo con Adam, l’archeologo? Elena visse molto anche a Costantinopoli e a Roma. Morì a circa ottanta anni non si sa bene dove ed il suo corpo girovagò per tutto il Mondo. Si dice che Costantino tolse il corpo della madre dalla Via Labicana e lo portò a Costantinopoli, nel mausoleo che aveva edificato per se. Ecco perchè Adam sta andando a Costantinoli: Vuole saperne di più sul sarcofago di Sant’Elena.
Indubbiamente intorno alla figura di Sant’Elena si parla di leggenda e realtà. Non si hanno delle statue che la rappresentano se non icone bizantine che la ritraggono con suo figlio Costantino e la Croce trovata da lei a Gerusalemme che tra storia e leggenda riuscì ad individuare la Croce dove morì il Cristo. Sono rinvenute delle monete con il suo volto. Pertanto Adam affascinato dal vissuto di questa Santa, essendo presbiteriano, voleva raggiungere i luoghi a Costantinopoli dove poteva trovare qualche reperto che la riguardasse e soprattutto vedere il Mausoleo con il sacofago lì proprio a Costantinopoli presso la basilica dei Santi Apostoli di Costantinopoli. Immerso nelle sue letture, non viveva la quotidianità mondana dell’Orient Express ed era veramente un vero peccato. Anche nelle sale da pranzo la sua mente era rivolta a questo arrivo a Costantinopoli e non si accorse di stare accanto ad un grande archeologo dell’epoca, seguace della scuola di Henrich Schliemann. In effetti l’archeologia in quei luoghi fu alquanto difficile, visto i conflitti della prima guerra mondiale. Ma Adam sognava di scoprire qualcolsa di inedito. Il grande archeologo aveva già intravisto le letture di Adam ed all’improvviso si materializzò davanti a lui seduto al suo tavolo. Dopo varie presentazioni l’archeologo fu entusiasta di questo giovane attratto dall’archeologia dell’Anatolia e gli volle proporre di far parte della sua troupe di ricercatori. Adam non stava più nella pelle ed accettò a scatola chiusa, anche se le sue aspirazioni erano rivolte più sulla figura, vita e morte di Flavia Giulia Elena, divenuta Santa e sul suo stupendo sarcofago in porfido
Finalmente Adam scende insieme all’archeologo famoso a Costantinopoli. Il suo cuore batte, un altro mondo, paesaggio, gente, l’azzurro del cielo un’atmosferica orientale. Non conoscendo nulla di quella città Adam si affida al suo superiore. Alloggiano in un albergo abbastanza elegante, dove trovano il resto della troupe. Adam avrebbe voluto fermarsi un pò di più a Costantinopoli per la sua ricerca, ma non fu possibile. Si misero subito in cammino verso altra metà. I giorni che seguirono furono emozionanti, interessanti, colmi di prestigio. I ritrovamenti fatti erano davvero dei tesori. I giorni, i mesi gli anni passarono talmente in fretta che Adam, quasi non pensava più a sant’Elena. Girarono l’Anatolia di lungo in largo attraversando i centri più importanti Efeso, Afrodisia, Hierapolis, Pergamo, Priene, Mileto e Dydyma, Patara, Arykanda. Olympos, Termessos, Sagalassos. Erano passati 35 anni da quel giorno famoso che scesero dall’Orient Express e tra guerre e scavi Adam aveva trovato anche l’amore, coronato dall’arrivo di Elena, Flavio e Giulia. In tutti quegli anni e in tutte le ricerche aveva trovato solo monete con la figura di sant’Elena, ma nient’altro. Aveva posto parecchie volte all’archeologo famoso notizie su sant’Elena, ma non sapeva più di quello che lui aveva scoperto in tutti quegli anni. Non rimaneva che andare a Venezia e pregare sulla sua tomba, dove è rimasto il suo corpo ed arrivare fino a Roma per ammirare quel sarcofago in porfido egizio scuro conservato nei Musei Vaticani – Museo

Ormai abbastanza avanti con gli anni, Adam decise con sua moglie di riprendere il Venice Simplon-Orient-Express e scendere a Venezia e poi deviare per Roma. Ma arrivato a Venezia Adam ebbe un infarto e tutto finì così. Alla moglie rimasero una collana con una moneta con la figura di sant’Elena che Adam teneva al collo e tutti i manoscritti sulla vita di Sant’Elena e tre splendidi figli.
Fine
Splendido, interessante e avvincente racconto…
Ros
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Grazie Rosemary ❤
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un racconto intenso di una vita dedita all’archeologia… bellissimo complimenti
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Grazie Marina ❤
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Bellissimo, peccato sia morto poveretto. Molto interessante davvero
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Grazie Oro ❤
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Non trovò quel che cercava ma trovò l’amore una cosa bellissima. Una storia bella ed emozionante. Ben congegnata e sopratutto interessante per le notizie storiche. Bravissima Complimenti
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Grazie Tina sei sempre molto gentile bisous
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Brava, bel racconto. 65Luna
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Grazie 65Luna ❤
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