Da un dipinto di Ruggero Di Giorgio
Un archetto, un leggero tocco…
l’aria a sfiorare,
lo scivolare su tese corde, nel delizio l’ascolto,
nell’accarezzo di note con delicato novizio
asciugando il tempo con soave armonia
negli accordi donati al respiro.
Violino… la sala di magico profuma,
la musica, l’accomodare nell’animo con eleganza,
tra gli spartiti in accompagno a porre…
l’accordatura
tutto così sublime… tenero incanto…
risonanza
nelle sinfonie orchestrate in composizione.
Socchiusi occhi guidano soffici movimenti,
si lasciano cullare dal dolce inebrio… l’esalto
tutto così eccelso, dal lieve suo strofinio
su quei fili d’argento rivestiti
lo spiegare con armoniche onde… il sonoro.
Suonata d’autore
di meravigliosa stesura l’esibizione
nel limbo inebriato … il suo vezzeggio
in vibrazione
d’un mondo esaltato nel candido ascolto
dell’acclamata sinfonia in fregio ricevuta.
Giovanni Monopoli
Copyright © poesie mie: Giovanni Monopoli
Da un bellissimo dipinto di Ruggero Di Giorgio hai tirato fuori dal tuo cuore dei versi stupendi che accarezzano l’anima. Sempre molto molto bravo complimenti.
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Veramente una bella poesia, chapeau! 65Luna
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